RECENSIONI: TAMURA CASTING

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Testo e Foto di Riccardo Turini.

Versatilità e robustezza” le due principali caratteristiche della canna da casting Tamura di Strike Pro, senza dubbio la canna ideale dedicata alla ricerca dei grandi predatori di acqua dolce adatta sia nei laghi che in acqua corrente. Nella sua semplicità si racchiude un mix di elevata tecnologia a base di carbonio “40 ton/mm2“, la lavorazione e l’intreccio delle fibre in carbonio garantiscono un equilibrato modulo di elasticità per ottenere la giusta azione del nostro attrezzo; per diversi motivi di cui parleremo più avanti, le canne dedicate alla pesca al luccio dovranno avere la classica azione “fast” con una buona sensibilità in vetta, caratteristiche di cui la Tamura è provvista; viste le sue particolarità è la classica canna che tutti i lucciari dovrebbero avere in rastrelliera.

Con un casting di 15-50gr, senza dubbio sottostimato, lavora ottimamente anche con esche di peso decisamente superiore come grandi shad siliconici o jerkbait, permette di pescare con esche medio-piccole e grandi, perfetta sia per approcci a softbait che con hardbait.

Il grezzo, come nella maggior parte delle canne ad azione fast, si presenta di forma molto conica, la prima parte del fusto realizzato in carbonio rinforzato ed il calcio di media lunghezza permettono una buona impugnatura e un ottimo contatto con l’esca, qualunque essa sia. Inoltre il rivestimento in Eva aumenta il prestigio dei dettagli e l’ergonomicità dell’attrezzo che in questo modo si adatta alle caratteristiche fisiche ed ai percentili di ogni pescatore.

Disponibile in tre diverse misure 6’/6,6’/7’ per affrontare diversi tipi di spot, sia da riva che dalla barca.

Gli anelli rivestiti in pietra SIC permettono usa fluida fuoriuscita della nostra treccia, che preferibilmente non dovrà mai scendere sotto alle 45lb.

Versatilità. Per chi cerca l’esocide nei laghi, ma soprattutto nei canali o nei fiumi, molto spesso sarà costretto a modificare il proprio approccio di pesca o addirittura si troverà a cambiare esca anche in modo molto repentino, magari a fronte di un attacco andato a vuoto da parte del pesce poiché non sempre il luccio torna sul solito “inganno”, non dimentichiamo che l’attacco di mr. Esox su una preda è costituito da più fasi, ed esse possono durare da una manciata di secondi fino a molti minuti, esso sfrutta principalmente tre dei suoi sensi per sferrare un attacco: la vista, l’udito, l’olfatto. Ecco perché una canna dotata di estrema sensibilità anche usando esche di dimensioni ridotte, spesso può fare la differenza. Un esempio: personalmente adoro approcciare con esche di reazione, spesso il predatore va “chiamato” fuori dalla cover usando preferibilmente esche in grado si smuovere molta acqua in grado di creare molte vibrazioni, fanno al caso nostro classici rotanti o tandem come il fantastico Mantide Pike della Heron o spinnerbait, il luccio incuriosito potrebbe inseguire la nostra esca fin sotto ai piedi o addirittura “assaggiarla” senza però cadere in inganno, a quel punto un cambio veloce di esca passando ad una jighhead con shad siliconico di dimensione 2,8″/3,8″/4,8″ può provocare un ulteriore attacco istintivo facendoci fare una bella cattura.

Robustezza. L’attacco del luccio spesso sarà molto irruento, alle volte persino molto spettacolare, oppure anche molto timido, in ogni caso la stretta mascellare sarà molto forte e tenace, ecco perché la ferrata dovrà essere molto energica e decisa, da qui l’importanza di avere una buon attrezzo reattivo a cui affidare l’esito della ferrata, la quale dovrà essere in grado di far lavorare bene gli ami anche a distanze alle volte importanti; specialmente usando esche siliconiche con mescola abbastanza dura, succede che i denti dell’esocide affondino talmente bene nella gomma con la forza della propria mascella che il rischio di una ferrata a vuoto sia reale, noi dobbiamo essere sicuri che gli ami arrivino a forare l’apparato boccale del pesce, altrimenti il luccio non farà altro che aprire la bocca rilasciando l’esca e fuggire. Usando una canna morbida il rischio che ciò succeda è reale, l’azione fast quindi la reattività e la rigidezza della Tamura eliminano il problema.

La rigidezza dell’attrezzo è bilanciata da una morbida vetta che oltre a aumentare la sensibilità del sistema pescante, asseconda in maniera assolutamente efficace anche le fughe e le potenti ripartenze delle nostre prede eliminando quasi del tutto la probabilità di una slamata. Ciò ci agevola anche nel caso avessimo una mangiata corta o molto timida; specialmente con le esche più comunemente utilizzate come i rotanti accade che il nostro ancorotto pescante abbia un solo amo su tre che affonda l’apparato boccale e specialmente sulle mangiate molto “corte” la perdita del pesce è dietro l’angolo, la vetta morbida ma reattiva della Tamura facilita il combattimento portando a buon esito la cattura.

Non dimentichiamo che i nostri fiumi o canali sono abitati anche da black bass e dai sempre più numerosi siluri; spesso capita di dover affrontare questi mastodonti che sfruttando la loro mole in corrente mettono a dura prova anche gli attrezzi più robusti. Nonostante il siluro richieda canne con schiena molto potente con azione medium-fast o addirittura medium, la Tamura ha sempre tenuto testa anche al più testardo dei glani regalandomi enormi soddisfazioni e catture anche piuttosto importanti.

La versatilità e la riserva di potenza di questa canna da pesca sono disarmanti, per me è stato amore a prima vista e tutt’ora sta’ continuando a regalarmi bellissime emozioni.